I campi morfici sarebbero un nuovo tipo di campo non ancora riconosciuto dalla fisica, che ha molte analogie con i campi descritti dalla fisica quantistica e che spiegherebbero i comportamenti di cellule, organismi, individui, società.
Shaldrake ritiene che quando le parti di un sistema sociale vengono separate, mantengono un collegamento analogo alla non localizzazione riscontrata nella fisica quantistica.
Sheldrake sviluppa la sua teoria, osservando che se un certo numero di individui sviluppa alcune proprietà comportamentali o psicologiche, queste vengono automaticamente acquisite da altri membri della stessa specie, anche se non ci sono stati contatti.
Se in una comunità si sviluppa una tecnica o una consapevolezza, questa si estenderebbe per risonanza morfica ad altri gruppi, coinvolgendo l’intero sistema.
Ogni trasformazione individuale comporterebbe una modificazione del sistema: la controversa teoria della ‘causalità formativa’ di Sheldrake implica un universo non meccanicistico, governato da leggi che sono esse stesse soggette a cambiamenti.
Tra le opere di riferimento vi sono A New Science of Life e The Presence of the Past, nei quali espone la sua teoria della morfogenesi; The Rebirth of Nature, in cui esamina le implicazioni filosofiche della morfogenesi; e i Trialogues at the Edge of the West che ha scritto con Terence McKenna e Ralph Abraham, in cui analizza e dibatte molte idee sulla natura della realtà.
La causalità formativa e i campi morfici
Con ‘causalità formativa’ Sheldrake intende il meccanismo grazie al quale le cose assumono la loro forma, o la loro organizzazione.
Quindi riguarda la formazione delle galassie, degli atomi, dei cristalli, delle molecole, delle piante, degli animali, delle cellule, delle società.
“Quello di cui si occupa la mia teoria – spiega l’autore – sono i sistemi naturali che si organizzano da soli, e riguarda la causa della forma. E la causa di tutte queste forme per me sono campi che organizzano, campi che definiscono, che io chiamo campi morfici”
La forma delle società, delle idee, dei cristalli e delle molecole dipenderebbe dal modo con cui i precedenti dello stesso tipo sono stati organizzati. C’è una specie di memoria innata nei campi morfici di ogni tipo di cosa. Quindi Sheldrake vede le regolarità della natura più come abitudini che cose governate da leggi matematiche eterne che esistono in qualche modo al di fuori della natura.
Risonanza
L’idea che ogni specie, ogni membro di ogni specie, attinge alla memoria collettiva della specie e si sintonizza con i membri passati della specie e a sua volta contribuisce all’ulteriore sviluppo della specie comporta una specie di Risonanza fra gli individui.
Cosa implica questo?
Certamente può ricondurci alla teoria dell’inconscio collettivo di C.G.Jung. In termini di gruppi, l’intero gruppo sociale sarebbe organizzato da un campo. E questo campo non è solo una struttura organizzatrice nel presente, ma contiene anche una memoria di quello che era quel gruppo sociale nel passato.
I giocatori di una squadra di calcio saranno coordinati non solo dall’osservarsi a vicenda, ma anche da una sorta di mente di gruppo che sarà al lavoro mentre il gioco si sviluppa. E questa a sua volta avrà una specie di risonanza di fondo con i campi morfici di altre squadre di football simili.
A ogni livello il tutto organizza le parti che contiene e le parti influenzano il tutto; è un’influenza bidirezionale’.
In particolare nel suo The Rebirth of Nature, Shaldrake sviluppa l’idea della natura come un qualcosa di vivo, di inanimato. E tratta delle enormi conseguenze che ne derivano: da un punto di vista personale, per tutte le persone nella loro relazione con il mondo che le circonda. Da un punto di vista collettivo, attraverso la nostra relazione collettiva con la natura. E da una prospettiva spirituale, con una riconsiderazione delle tradizioni spirituali.
FONTE: https://www.velediluce.com/campi-morfici/